Col Cuore all’Alba

Itinerario di sei giorni dal Passo Monte Croce Carnico a Cima Sappada – dal Coglians al Peralba

  • 1° giorno: Passo Monte Croce Carnico – Rif. Marinelli
  • 2° giorno: Rif. Marinelli – Monte Còglians – sentiero Spinotti – Rif. Lambertenghi Romanin al Passo di Volaia
  • 3° giorno: Rif. Lambertenghi – Passo Giramondo – Rif. Hochweisssteinhaus
  • 4° giorno: Rif. austriaco – Rif. P.F. Calvi (….. Chiadenis, ferrata)
  • 5° giorno: Rif. Calvi – Monte Peralba (vis normale Giovanni Paolo II o via ferrata Sartor)
  • 6° giorno: Rif. Calvi – anello attorno al Monte Chiadenis – Cima Sappada
Il logo dell'Escursione
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Col Cuore all’Alba

Piove all’alba, gocce di sonno sugli zaini accatastati tra uno scompartimento e un sedile, piovono sogni sui serpentoni del passo, pioggia d’agosto che rinfresca escursionisti in gruppo, piove sugli scarponi arrampicati sul sentiero, sulle mantelle adagiate sulle spalle… refoli di vento trasportano nuvole e pace, piove, piove, piove fatica a zigzag fino al rifugio Marinelli e dentro ad esso scroscia accoglienza e calore al fuoco di una stufa… asciugano i cambi, asciugano le idee, asciugano le perle di sudore… piovono parole di conforto, si aprono mappe, si aprono obiettivi, si apre un convivio di idee e di cibi a sorreggere ugole e armonie e piovono nella notte lampi e saette… Nevica all’alba, fiocchi di cotone galleggiano nell’aria, fiocchi di panna coprono le tracce, il monte Còglians si dipana bianco e candido in alto, per questa volta irraggiungibile torrione… Nevica, Joseph, la guida, distilla saggi vocaboli di natura e prudenza… piove, poi non piove più, vento di tramontana sbatte sui visi e li accarezza sul sentiero Spinotti, lì in fondo e poi su al rifugio Lambertenghi al riparo dal quel vento che asciuga, respiro del mondo tra una guglia e uno specchio glaciale… tutt’intorno roccia, roccia e silenzio, silenzio e colori, colori e tramonti, e piccole onde su quel tratto glaciale, forse piove tra quei raggi coraggiosi che fendono le nubi e che giacciono a terra tiepidi e timidi piovono occhi sul bosco lontano, scuro, di un verde totale. Piovono piedi stanchi sul focolare e piovono cantori e piovono note di chitarra e piove voce di coro che scalda l’anima… e nel camerone piovono intrecci di nodi tra una finestra e l’altra e la luce è respinta, l’alba è più lunga… Sole sul lago Volaia, sole e nuvole e vento al Passo Giramondo e un girotondo corale sorride ai vagamondi in cammino…Al bivio si svolta, la traversata carnica oltre il lago Bordaglia, si snoda in anfiteatri meravigliosi… mucche e casolari, malghe e vegetazione puntellano qua e là un quadro di natura, cartoline e scatti che incidono l’iride di una luce brillante, piove stanchezza sulle spalle di molti, gocciola una sorpresa al sapore di sambuco, una dolce fata-pastora aromatizza formaggi e sapori di erbe si addensano sulle nostre labbra. Al Giogo Veranis non sfugge la vista di quel rifugio così difficile da pronunciare, Hochweisssteinhaus, e l’Austria si scorge oltre con la sua perfezione geometrica… All’interno del rifugio piove ordine di tavoli, ordine di sguardi, ordine di cibi, ordine di letti, disordine italiano nell’approcciare una festa di suoni, piove ordine immediato e allora grida e sorrisi lasciano il campo a bisbigli e sussurri che creano comunque atmosfera di gioia e piove serenità sui lager…Nebbia all’alba, tiepido sole lotta con forza e giunge infine a scrivere i suoi messaggi di tenerezza sui grigi intonaci delle crode… Sole quindi sul Passo dei Sappadini e sole sul ghiaione, imperdibile pista per adrenaline sopite… Piove e ripiove al Calvi poi non più e un manipolo sale sul Cjadenis a testare corde e moschettoni. La sera è infuocata di un orizzonte dalle mille tonalità e una luna grandiosa appena appesa a un fianco turrito gioca a magie coi profili e la notte porta con se le aspettative e le speranze… Nuvole sulla notte, stelle sul cammino, è ancora buio e le luci frontali squarciano la notte, si stagliano sul sentiero che penetra nel monte, sale e arranca sui pendii, raffredda gli entusiasmi un vento di ghiaccio… il canalone è lì, un’esile luce lo illumina, passi sicuri lo calpestano e lo vincono; sì, non piove sulla spalla del Peralba e la cima è lì a pochi minuti, non piove sull’alba ma piove gioia vera e soddisfazione tanta… Il giorno si sta svegliando dal suo sonno, tutt’attorno si intravede un barlume di azzurro, la luce del rifugio Calvi, in basso, saluta. Non piove sul torpore della notte ma nuvole ballerine a intervalli lanciano cristalli di neve… una lotta entusiasmante tra stelle, giorno, nuvole, luna, vento e il sole che al suo sorger spazza tutto dall’est salvo poi far l’occhiolino e rintanarsi dietro le nubi lasciando per scia una tavolozza dai mille colori… Dalla ferrata spuntano uno dopo l’altro caschetti soddisfatti e abbracci fraterni disegnano l’aere… Non piove sul ritorno festante al riparo del rifugio… Pioviggina sul pomeriggio rilassante e laborioso, incontri e sensazioni rincorrono le ore e la sera è crogiuolo di volti incantati… sole sulla mente che si riappropria dei ritmi delle cime e sul cuore che ringrazia… Sole sul cammino intorno al Chiadenis, sulle pietre e sulle sorgenti, sui mughi e sui larici, sulle radici e sulle arniche… a Cima Sappada un fuoco di bivacco col Siera di sentinella suggella amicizie e sedimenta esperienze di vita… Piove sul ritorno, gocce d’acqua bagnano i finestrini, gocce di nostalgia si dileguano tra i capelli, di ritorno dalla traversata carnica col cuore all’alba.

Roberto

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Un CUORALBA di grazie a : Maki, Luca “Panda”, Laura, Luca, Paolo, Dario, Lella, Robi, Maria C., Luca “Bubu”, Maria N., Marica, Franco, Fede, Daniele, Lele, Marco e poi a Sepp (per i consigli), a Giampiero ( per l’accoglienza), a d. Engelberg (per le foto), a Christian (per il te e il caffè delle tre), ai do pensionati de San Martin (per il supporto logistico), a d. Angelo, Simone e Andrea (per il gradito incontro a sorpresa), a Michele, Ombrette, Giuseppe e Renata (per l’ospitalità), a d. Giovani “camminamonti” Dan, al Baby Camping S. Martino, alla legna per il fuoco, al CAI (perché siamo tutti a buona ragione tesserati), alla grappa battezzata “Còglians”, a Jukaidì Jukaidà, a Giulio e Anna (buona fortuna davvero!!!), a “va par là”, al minestrone/salsicce con polenta/spaghetti al ragù, alla cioccolata di ogni ordine e grado, a Walter, all’APT Carnia e soprattutto alla grande amicizia di Jan con zaino, uno e chitarra.

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