Il Congelamento

Il nemico degli alpinisti: il congelamento
E’ il nemico pubblico numero uno di tutti gli alpinisti. Stiamo parlando del congelamento. il fenomeno di cristallizzazione dei tessuti dell’organismo esposti alle basse temperature.
Il congelamento provoca danni spesso irreversibili al corpo umano. Danni che vengono classificati a seconda della loro gravità.

_
LA SINTOMATOLOGIA

Le lesioni di primo grado provocano un rallentamento della circolazione con dolore ed edema locale. La cute diventa cianotica.
Le lesioni di secondo grado provocano un arresto della circolazione sanguigna con locale insensibilità immobilità e la prima comparsa di bolle.
Le lesioni di terzo grado provocano la necrosi dei tessuti organisci e il loro successivo sfaldamento.

_
GLI INTERVENTI DA EFFETTUARE

Per le lesioni di primo grado è sufficiente massaggiare delicatamente la parte colpita da congelamento per riattivare la circolazione del sangue. Gli esperti consigliano di allentare tutto quanto possa ostacolare il flusso sanguigno. Dai lacci ai calzettoni.
Per le lesioni più gravi, di secondo e di terzo grado, un primo soccorso improvvisato non è sufficiente. I medici consigliano di chiamare subito i soccorsi e immergere la parte lesa in acqua tiepida (fra i 37° e i 40°C), ricoprendola poi con panni asciutti.
Attenzione: sono da evitare assolutamente di riscaldare la parte in modo improvviso e ed eccessivo, per esempio attraverso stufe o borse di acqua calda. Ed evitare anche l’assunzione di alcolici, vasodilatatori che non favoriscono la circolazione del sangue.
Le lesioni di secondo o terzo grado richiedono l’immediato ricovero in ospedale.

(fonte: internet)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.