Lo Zaino da Montagna

Dopo le scarpe è lo zaino il protagonista delle nostre escursioni, la nostra “casa viaggiante” che deve servire nel modo più funzionale.
Le ditte specializzate ne producono di ogni genere, per tutti i gusti e le tasche. Il materiale usato in genere è una tela robusta, una cordura ben resistente agli strappi. Le tinte possono essere vistose o mimetiche. Quelle vistose sono preferibili perché è più facile essere avvisati in caso di necessità.
Sono da preferire i modelli semplici, leggeri, con dorso anatomico ben imbottito, spallacci che non bloccano i movimenti delle braccia e magari dotati di asola poggiamani, con comode tasche esterne e fascia in vita larga e imbottita nei modelli più capienti.
E’ importante scegliere la dimensione dello zaino prima della partenza: partire con lo zaino troppo grande per una gita di un giorno è inutile e alla lunga si rivela anche ingombrante e fastidioso. Viceversa cercare di far stare dentro un piccolo zaino materiale per una marcia di più giorni può creare problemi di organizzazione dello spazio.
Più utili si rivelano invece le tasche laterali (in una, ad esempio, si possono mettere le borracce), e il tascone posteriore in cui riporre le cose più fragili e di uso immediato (gli occhiali da sole, l’altimetro, ecc.).
Altrettanto funzionale è la separazione all’interno in due zone distinte: una superiore apribile dall’alto, una inferiore cui si accede mediante una cerniera lampo posteriore, per evitare di dover svuotare tutto lo zaino per raggiungere quanto abbiamo posto in fondo.
Un buono zaino, inoltre, deve essere dotato di una cucitura imbottita che consenta durante la marcia di agganciarlo alla vita così da distribuire il carico in maniera ottimale.

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Caso 1
Escursione di un giorno in Dolomiti nel periodo estivo:

Materiale necessario:

  1. carta topografica per escursionisti (meglio se in scala 1:25.000);
  2. fotocopie resoconti escursione;
  3. felpa in pile o maglione pesante;
  4. k-way (meglio una giacca in Gore-tex) e poncho (mantellina);
  5. berrettino con frontino;
  6. acqua: 1,5 – 2,5 litri a seconda della lunghezza dell’escursione, dell’orario di partenza, delle temperature previste e della presenza di rifugi o sorgenti lungo il percorso;
  7. piccola torcia elettrica (controllare le batterie);
  8. tessera C.A.I.;
  9. bussola, coltellino multiuso, accendino e fiammiferi;
  10. bandana per proteggere il collo dal sole;
  11. crema solare e burro cacao;
  12. carta d’identità e soldi;
  13. 3 pacchetti di garze sterili e un rotolo di garza elastica;
  14. nastro adesivo per fasciature aspirine, supposta di tachipirina (antifebbre), borocilline e pastiglie di energetici e sali minerali (tipo GT Enervit), cerotti;
  15. set antivipera (siringa a stantuffo per estrarre il veleno, lametta, disinfettante, laccio emostatico);
  16. spuntino o pranzo al sacco (es: brioches, snack, panini imbottiti, cioccolato, cubetti di formaggio stagionato, ecc…);
  17. telefono cellulare;

Materiale opzionale:

  1. macchina fotografica;
  2. binocolo;
  3. altimetro (visto il costo…);
  4. occhiali da sole da montagna (100% protezione UV);
  5. casco da alpinismo (se si prevedono tratti con pericolo di caduta sassi);
  6. 25 m di corda da 10mm, 8 moschettoni e 7 anelli di cordino (se si prevedono singoli passaggi esposti con difficoltà tecniche).

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Caso 2
Escursione di un giorno in Dolomiti nel periodo invernale senza neve:
Rispetto al caso 1 è solitamente necessaria una minor quantità di acqua, dal momento che la sudorazione è molto meno abbondante. Ricordarsi comunque di bere anche senza stimoli. Necessari piumino, berretto in lana, guanti (indossarli, anche se si sente freddo solo ai piedi). Io porto anche la canottiera in lana…(evitare indumenti a contatto con la pelle che restino bagnati).

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Caso 3
Escursione di un giorno in Dolomiti nel periodo invernale con neve:
Rispetto al caso 2 direi che sono necessari anche occhiali da montagna, ghette, pantaloni da sci e, se c’è molta neve, racchette da neve o sci. A seconda della difficoltà e pericolosità dell’escursione, può essere necessario l’ARVA per il soccorso di una persona travolta da valanga (il suo utilizzo richiede un certo addestramento!).

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Caso 4
Escursione di un giorno in Dolomiti nel periodo estivo per via ferrata:
Oltre all’attrezzatura indicata nel punto 1, è necessario utilizzare il set da ferrata che è composto da imbracatura intera, dissipatore (fondamentale per assorbire le elevatissime energie che si generano con cadute in ferrata), 2 m di corda da 11 mm, uno spezzone di corda di 1 m, due moschettoni a base larga con chiusura automatica e fermacorda. Necessario anche il casco! Sono utili scarponi con suola semirigida per meglio progredire su parete e guanti. Attenzione a tasche laterali e lacci dello zaino perché potrebbero impigliarsi e creare problemi. Agli inesperti consiglio di comprare il set già fatto.

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Caso 5
Escursione in Dolomiti nel periodo estivo di più giorni:

In più rispetto al caso 1:

  1. sacco lenzuolo (se si pernotta in rifugio), oppure sacco a pelo e materassino (se si prevede anche di accamparsi);
  2. ciabatte (se pernottamento in rifugio);
  3. ricambi di biancheria;
  4. asciugamano piccolo, saponetta, deodorante, dentifricio, spazzolino;
  5. 2 borse di plastica per la spazzatura e gli indumenti usati;
  6. bottiglie di plastica per scorte d’acqua;
  7. cibo (calcolare il numero di pasti e colazioni al sacco). Portare ad esempio: panini imbottiti, cubetti di formaggio stagionato, scatolette di tonno/mais/carne, pane, cioccolata, frutta secca, brioches, snack, zuppe liofilizzate e pasta (ma allora bisogna portarsi anche il fornelletto da campeggio, la pentola ed il coperchio);
  8. scarpe da ginnastica per far riposare i piedi (opzionali);
  9. tenda (se si evitano i rifugi…ma attenzione alle regole locali sul campeggio libero!).

(fonte: internet)

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